Il ladino

Questa è una tipica casa del Trentino-Alto Adige, lì si parla il tedesco ed il ladino. Si trova a Trento che è il capoluogo di regione. Ci sono molte altre case come questa, ma questa è la più bella.

Nel 15 a.C. le regioni alpine che erano abitate da Norici, Celti e Reti, vennero annesse all'Impero Romano. Le popolazioni locali iniziarono ad utilizzare il latino volgare che sentivano parlare dai conquistatori e questa lingua si mescolò con quella locale: ecco come si è formato il ladino.

Con la fine dell'Impero Romano la lingua ladina iniziò a mescolarsi col tedesco, austriaco, con le lingue slave e con quelle italiane settentrionali, quindi il ladino iniziò ad estinguersi, riuscendo a resister solo in poche piccole zone alpine.

Ecco alcune parole retiche del periodo prelatino che si sono mantenute fino al giorno d'oggi: "crëp" (montagna), "roa" (frana), "liösa" (slittino), "barantl" (pino mugo).

Oggi il ladino è riconosciuto come lingua ed è usato nelle scuole pubbliche oltre che in tanti documenti ufficiali. 

La lingua ladina però sta riscontrando parecchie difficoltà a rimanere in vita. Molte parole sono state sostituite da vocaboli italiani, tedeschi oppure inglesi. 

Una buona parte dei ladini, nell'arco di una giornata, parla alternativamente dalle due alle quattro lingue.

Anche se molte associazioni si stanno dando molto da fare per mantenere in vita questa lingua, bisogna purtroppo considerare che i suoi parlanti nella zona delle Dolomiti sono solo 30.000 oggi!

Fonte: https://www.cartolineacolazione.com/tutto-quello-che-devi-sapere-riguardo-alla-lingua-ladina/ 

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